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Lungo la via Salaria
Ascoli Piceno
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In meno di un'ora, lungo una superstrada, da Martinsicuro si arriva ad Ascoli Piceno, città illuminata dal biancore della pietra con cui è stata interamente costruita, il travertino.
Appena entrati in città, attraversiamo il ponte di Porta Maggiore e, sul lato sinistro, notiamo il forte Malatesta, costruito nel 1349 per volontà di Galeotto Malatesta da Rimini, assoldato dagli ascolani nella lunga guerra che oppose la città alla rivale Fermo, e il ponte romano detto di Cecco, costruzione romana risalente all'ultimo periodo della Repubblica e la prima età augustea (I sec. A.C.).
Continuando in direzione centro al termine del viale Corso Vittorio Emanuele incontriamo il Battistero del sec. XII, ottagonale su base quadrata tra i più interessanti d'Italia (visita solo su richiesta al sagrestano del Duomo). Oltrepassato il Battistero ci troviamo nella Piazza dell'Arengo (detta anche piazza Arringo) che deve il suo nome alle arringhe degli oratori durante le adunanze popolari. E' di forma rettangolare ed è delimitata dal Duomo, dal Palazzo Vescovile e dal Palazzo Comunale, composto dai due edifici del Comune e dell'Arringo uniti dalla facciata barocca, nonchè sede della pinacoteca civica (trittici del Crivelli, opere di Cola dell'Amatrice, Tiziano, Spagnoletto, Guercino, Guido Reni, Giordano, Canaletto). All'interno del Duomo, che sorge sui resti di una basilica romana, si apre la Cappella del Sacramento con il celebre polittico di Carlo Crivelli (1473). Di fronte al Palazzo Vescovile sorge il Palazzo Panichi dall'ampia facciata settecentesca con all'interno il museo archeologico.
Da piazza Arringo inoltriamoci nel cuore della città: la splendida Piazza del Popolo, cinta da palazzetti rinascimentali e dominata dal Palazzo dei Capitani del Popolo (sec. XIII). Il palazzo più volte modificato, presenta un portale massiccio sovrastato dalla statua a Paolo III e all'interno il cortile rinascimentale a portico a logge. Su uno dei lati minori della piazza, la chiesa gotica di S. Francesco, costruita nel 1258 a ricordo della visita che S. Francesco fece ad Ascoli nel 1215, è senza dubbio la costruzione religiosa più bella della città. Accanto alla chiesa di San Francesco osserviamo la Loggia dei Mercanti e il Chiostro Maggiore e Minore di S. Francesco.
Prima di lasciare Piazza del Popolo, meritano una visita il portico cinquecentesco con archi tutti diversi e 62 colonne una differente dall'altra e lo storico Caffè Meletti, un gioiello del liberty inaugurato nel 1907, che ha ospitato ai suoi tavoli personaggi come Trilussa, Guttuso e Hemingway.
Proseguendo per via del Trivio incontrate il teatro Ventidio Basso, poi attraverso un quartiere di vie strette con edifici dei sec. XV-XVII giungete alla piazza Ventidio Basso con la chiesa romanica dei Ss Vincenzo e Anastasio (sec. XI) e la chiesa romanico-gotica di S. Pietro Martire. Prendiamo ora la pittoresca via di Solestà fiancheggiata da case medievali fino all'omonima Porta (1230) e al Ponte di Solestà dei primi decenni dell'Impero romano. Tornando indietro alla chiesa di S. Pietro Martire, al n. 26 di via Soderini vi è la torre Ercolani (sec. XI-XII) con accanto il palazzetto Longobardo (sec. XII) e più avanti la chiesa romanico-gotica di S. Giacomo. Seguendo il corso di Sotto incontrate altre testimonianze romane: porta Gemina (I sec. A.C.) dalla quale entrava la Via Salaria e i resti del teatro romano poco oltre. Continuando per corso Mazzini si arriva alla chiesa di S. Agostino (sec. XII) nell'omonima piazza. Salite ora per via Pretoriana sul Colle dell'Annunziata per godere dello splendido panorama e visitare l'ex convento dell'Annunziata (sec XV), poco più sotto trovate i ruderi romani delle Grotte dell'Annunziata.
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